Hanoi

Veniamo accolti da un cielo che ricorda molto quello di Zurigo, del sole neppure l'ombra
Facciamo una piccola coda per poter consegnare i nostri passaporti e la registrazione per il visto, poi quasi un'ora aspettando che degli svogliatissimi militari li controllino e ci applichino il visto. Ma visto che siamo in vacany\za ci premuniamo di pazienza
Allo sportello seguente un altro militare minuziosamente controlla il visto appena applicato, poi apparentemente soddisfatto ci da il suo benestare !
Ritiriamo i bagagli dal nastro rotante, all'uscita addocchiamo il taxi che ci portera' all'albergo e finalmente possiamo rilassarci un po.
Attraversiamo una caotica citta' dove gli scooter temerariamente si infilano tra le automobili in corsa. I Vietnamiti in sooter sono ben incapucciati, muniti pure di piumotto, sciarpa-mascherina e guanti. Noi capiamo ancora se la sciarpa serva contro lo smog o il freddo, vedremo!Il taxi ci lascia nel centro vecchio, quando ormai le stradine si ristringono tanto da npermettere solo il passaggio a piedi. Attraversiamo una stretta stradina contornata da bassi tavolini di plastica sui quali gli abitanti del posto cenano, giungiamo all'hotel.
Qui il solerte responsabile riesce a rifilarci una gita di due giorni a Halong Bay (cosa tra l'altro gia' pianificata), ma riusciamo a declinare un pacchetto tutto-compreso di 3 settimane .
Sono ormai passate le 18, siamo stanchi morti, ma per noi cadere nella tentazione del letto, usciamo a farci un giro. Prima tappa: un Bancomat, dove preleviamo la modica cifra di 3'000'000 (si, 3 milioni!) di Dong, che in Franchi significano 150 Il temerario Giambo si sente in vacanza, quindi e' uscito in maglietta tra gli indigeni con piumotto, sciarpa e qualcuno pure con paraorecchi. Attraversiamo la zona chic del centro di Hanoi, con negozi di marca quasi come in Bahnhofstrasse. La stanchezza pero' ci domina e sulla strada di ritorno mangiamo degli strani, ma buonissimi spiedini (ci chiediamo ancora se erano pollo, pesce o porco ) con salsa piccantissima. Siamo seduti sugli mini sgabelli (quelli tipo per i bimi che non arrivano al lavandino!) e siamo gli unici stranieri, quindi ci sentiamo grandi. A proposito di germi per il nostro intestino: o la va o la spacca!
Ci arrendiamo infine al sonno e torniamo all'Hotel.


Der Himmel ueber Hanoi aehnelt dem von Zuerich, nebliiiig!
Am Flughafen in Hanoi warten wir fast 1 Stunde auf das Visum, da die Mitarbeiter das Schnecktempo drin haben, aber wir haben Ferien!
Der Transfer ins Hotel ist dafuer puenktlich und effizient. Wir fahren mit einem Hotel-Taxi in die Stadt hinein. Tausende von Roller fahren huppend neben, vor, hinter, ueber, unter (nein nein, das waere doch uebertrieben!). Die Einheimische tragen Daumenjacken, Schal und Handschuhe...ist es vielleicht kaelter als vermutete?
Das Hotel haben wir im Internet vorgebucht: es scheinte dort etwas besser, aber doch nicht soo schlecht, wir sind sowieso sooo muede! Der Junge an der Reseption bietet uns ein Getraenk und damit auch eine gespielte Rede... er verkauft uns ein Package fuer eine Schifffahrt im Halong bay im Luxus-Schiff, die wir aber bereit vorgesehen hatten. Bevor er uns eine 3 wochentliche Tour verkaufen will, entscheiden, eine kleine Runde im Zentrum zu drehen. Es ist ziemlich kuehl (ca. 15 Grad) und wir sind ko. Die Runde ist schnell beendet. Wir wagen uns in einem Gaessli beim Hotel auf kleinen Hocker zu sitzen und etwas kleines essen. Die Spiessli ziehen uns an, seher wie Satay-Spiessli aus, aber wir wissen immer noch nicht, ob es Chicken, Pork oder Fish war. Aber sehr fein!
Aber das Bett zieht uns an... eine kurze Dusche, das Tagebuch und...
buona notte!!