Questa notte abbiamo fatto il primo incontro con la fauna locale.
A intervalli regolari un pacchetto di patatine cadeva dal tavolino. La terza volta, dopo aver ben chiuso la finestra, Annina si mette in posizione e addocchia il responsabile: Un bel rattaccio !
Mentre Giambo scende da basso per chiedere un'altra stanza, sulle scale fa l'incontro del parente sfortunato del nostro rattaccio, il quale alla vista di uno svizzero tutto incazzoso pensa bene di gettarsi nel vuoto e sparire dalla vista.
Ci viene assegnata un'altra stanza, e dopo quasi un'ora passata con le orecchie tese, concordiamo sul fatto di essere solo in due, e riusciamo ad addormentarci.Nel frattempo e' giunta la mezzanotte, quindi per via del nostro amico, ci rendiamo conto di aver perso 4 ore di sonno

Dormiamo fin quasi alle 11:00 e dato l'orario saltiamo la colazione compresa dell'hotel. Quindi scendiamo di sotto dove un "concierge" si affretta a spiegarci che nell'hotel non ci sono ratti, che di sicuro e' entrato da quello vicino saltando di tetto in tetto ... E per farci perdonare ci sposta (ancora!) in un'altra stanza, questa piu' grande e decisamente piu' lussuosa.

Facciamo colazione in un bar/caffe'/ristorante francese con un buon croissant e del caffe' degno di questo nome, quindi ci dirigiamo verso le vie dello shopping. La colazione ci costa quanto una cena, decidiamo quindi di mandare il conto alla " PTRV = protezione topi e ratti vietnamita"
Il caos della citta' e' incredibile: Gli scooter sfrecciano senza ritegno suonando all'impazzata, per poi posteggiare sui marciapiedi o perfino all'interno dei negozietti . Attraversare la strada risulta sempre un rischio altissimo per la nostra incolumita', ma in fin dei conti e' meno pericoloso di quanto si possa credere.
Come prima tappa turistica visitiamo il tempio Ngoc son sull' acqua del laghetto Hoan Kiem, carino.
La citta' vecchia e' intesa come una serie di edifici a schiera, con uno certo charme, ma ormai decadenti. Ci sono talmente tanti negozietti tipo mercato che si fa fatica a porre il naso all'insu' per osservare la zona. I vestiti sono appesi ovunque, compresi gli spazi larghi poco piu' di un metro tra due edifici. E proprio in uno di questi negozietti largo come un armadio, Anna compera una giacca a vento (con pelo interno, originale della Nike!) , dato che il vento e la piogerellina lo richiedono. Costo: 22 franchi! Giambo dice di non aver bisogno di niente, ma per non stare a meno fa una donazione a un monaco Buddista. Troppo tardi si accorge di aver pescato dal portafoglio la banconota sbagliata, e consegna nella ciottolina dell'incredulo mendicante la bellezza di mezzo milione di Dang ! Insieme al topone della notte la donazione stratosferica diventera' la barzelletta della giornata! Ci immaginiamo il fortunato monaco ubriacarsi alla salute dell'ingenuo svizzerotto, meditando sul fatto di consegnargli la cittadinanza tibetana

Proseguiamo a piedi verso il mausoleo di Ho Chi Minh, ci facciamo mezzo fregare da una venditrice di frutta, pranziamo per strada con del buonissimo pane al vapore ripieno di carne e piccole uova e finalmente giungiamo al Tempio della letteratura. Qui ci riposiamo un attimo lontani dal caos del traffico, facciamo qualche foto e puntiamo al museo/mausoleo ... che con nostro disappunto risulta essere chiuso !
Abbiamo macinato chilometri a piedi e si sta facendo buio, decidiamo quindi di tornare in Hotel e ci scontriamo con il traffico del ritorno: Gli scooter non contenti di aver invaso le strade, ora sfrecciano pure sui marciapiedi, mettendo in serio pericolo l'incolumita' dei nostri due intrepidi !

Lo scheletro ci richiede una pausa in orizzontale in camera, prima di uscire a mettere qualcosa sotto i denti. Incerti sulla scelta del cibo, ci addormentiamo come due "sciucc"!

Giambo é affamato, quindi tocca a lui la scelta del ristorante. Opta per uno consigliato dalla Lonely chiamato "La'", famoso per la buona cucina e vicino all'hotel. Scelta ben azzeccata. La carta offre specialita' di carne e pesce ed alcune vietnamiti. I clienti sono solo stranieri, visto i prezzi fuori mano per gli indigeni, ma con 35 Franchi in due mangiamo entrata, secondo con carne e dessert... Non possiamo lamentarci, no?
Si va a nanna alle 23, stanchi e soddisfatti.

Waehrend der ersten Nacht haben wir bereit einen Vertreter der Tierwelt von Vientnam kennengelernt: in regelmaessigen Abstaenden beim Einschlafen hoerten wir ein Paeckli pommes chips vom Hotel auf dem Boden fallen. Wir dachten zweimal, es sei der flatternde Vorhang, aber beim dritten mal sehen wir genauer...die Pfote einer Ratte! Gabriele geht hinunter zur Reception und entdeckt eine zweite Kollegin im Treppenhaus! Mit tausenden "Sorry" bieten sie uns ein neues Zimmer. Eigentlich ueberrascht uns die boese Entdeckung, da das Hotel gar nicht so schmutzig ist, aber ja nun, das ist auch Vietnam Der Adrenalinspiegel ist noch zu hoch zum schlafen, obwohl es schon Mitternacht ist und wir um 21 ins Bett ging... Heilige Ratte

Wegen der Ratte und dem Jet let schlafen wir fast bis 11 und verpassen somit das Hotelfruestueck. An der Reception entschuldigen sie bei uns und als Revanche bieten sie uns ein drittes Zimmer, viel groesser!! Ok, den halt

Wir fruestuecken dann in einer luxurioesen Boulangerie, mit original Croissant und Capuccino, wo wir ein Vermoegen ausgeben. Wir entscheiden deswegen, die Rechnung an die " SMRV= Stiftung fuer Maeuse und Ratten von Vietnam" zu schicken

Wir laufen dann los in die Altstadt von Hanoi, verlaufen uns in tausenden Gaessli zwischen Milionen Scooters die besser die Huppe als die Bremse kennen. Ueberqueren die Strasse ist staendig ein hohes Risiko unseres Lebens, aber mit der Zeit werden wir erfahrenen, oder besser gesagt... frecher
Diese Gaessli sind einen grossen Mark, wo ueberall Kleider und Gegenstaende aller Arten haengen. In einem Laedeli so breit wie ein Schrank (eingentlich ist die Distanz von ca. einem Meter zwischen zwei Gebaeuden!) kaufe ich eine Regenjacke, mit Futterung und Kaputze, original von Nike fuer 20 Fr. . Das Wetter ist kuehler als gedacht und ein Nieselregen erinnern uns an den Regenwald Costa Ricas. Da wir morgen eine Schiffahrt geplant haben, gehe ich auf Nummer sicher.
Da Gabriele nix zu kaufen findet, gibt er eine Spende an einem Buddistischen Moench. Er realisiert aber zu spaet, dass er zur falschen Note gegriffen hat und dem Gluecklichen eine Note von 500'000 statt 50'000 Dang hingereicht hat zu spaet!!! Der Glueckliche Moench wird der naive Schweizer ab jetzt immer schuetzen

Wir laufen und laufen und als wir Hunger spueren, degustieren wir eine feine riesige Reistasche mit Fleisch und Eier in einem mini Lokal.
Nach Kilometer Lauf finden wir endlich das Mausoleum von Ho Chi Minh und seinen riesigen leeren Platz. Der Kommunismus ist hier sehr spuerbar... Der Royal Palace mit seinem Park sind leider schon geschlossen, obwohl es erst 16 Uhr ist. Wenn wir den Lonely Planet besser gelesen haetten
Wir beendet die Runde mit dem erholsamen Literatur-Tempel.
Wir laufen zurueck zum Hotel bei der Daemmerung und Feierabend von Hanoi. Die Scooters ueberfallen jetzt auch den Trottoir... ein pures Chaos! Das ist auch Vietnam !!


Gabriele wählt heute abends aus der Lonely planet ein Restaurant, bekannt für das feine Essen. Da wir mittags und nachmittags in einem Lokal am Strassenrand gegessen haben, verwöhnen wir uns mit einem feinen Znacht. Das Restaurant "La'" ist klein,herzig und gar nicht typisch Vietnam. Das Essen hervorragend und für 35 Fr. zur Zweit essen wir, Suppe, Hauptspeise mit Fleisch und Dessert. not bad!
Um 23 Uhr gehen wir müde aber zufrieden ins Bett.